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27 settembre 2016

“La cosa più difficile in fotografia è rimanere semplici”. Questa frase di Anne Geddes, fotografa australiana molto conosciuta per i suoi soggetti infantili fiabeschi, è stata usata, rubata, a volte anche violentata dagli appassionati di fotografia. Eppure è una grande verità. Aggiungo, per esperienza personale, che la cosa difficile è anche essere naturali, modesti e spontanei, mai prendersi troppo sul serio. Eppure sono tanti quelli che possedendo una macchina fotografica digitale, credono di avere raggiunto chissà quale traguardo. La facilità d’uso del digitale ha permesso a molti di avvicinarsi a questo mondo fino a pochi decenni fa sconosciuto. Io ne sono contento perché fare e parlare di fotografia non può che fare bene alla fotografia stessa. Sono meno contento quando invece di dialogare e confrontarci si costruiscono muri senza senso. Diciamo allora le cose come stanno: nessuno vi ha chiesto di fare delle fotografie! Se non le farete probabilmente il mondo andrà avanti lo stesso, vivrà benissimo anche senza le vostre fotografie. Allora fate in modo di prendere l’auto, il treno o anche la bicicletta e andate in giro a curiosare il mondo. Anche soltanto a 20 chilometri da qui ci sono cose semplici, genuine e belle che meritano la vostra attenzione, che meritano di essere fotografate. Cambiare aria aiuta a essere più “semplici”! Un caro saluto a tutti RGK